Una stanza spoglia, scura, semibuia. Musica martellante, a tutto volume, a battito crescente. Luci colorate a intermittenza, a ritmo di musica, pulsanti. Sagome di uomini e donne, vestiti attillati, lucidi. Corpi uno vicino all’altro,
che si muovono, come onde, a ritmo, sudano. Ognuno la sua bottiglietta di liquido. Chi trasparente, chi blu elettrico, chi arancione, chi verde mela.
Una voce sensuale, calda e profonda parla al microfono, incita, stuzzica, racconta, tiene alta la vibrazione.
Gli sguardi sono fissi. Pupille dilatate, cuori sotto sforzo.
Fuori è giorno, ti senti un sopravvissuto a un lungo viaggio. Qualcuno esce barcollando, ansimante. Qualcun’altro carico, pieno di endorfine, pronto a spaccare il mondo, soli o in coppia.
Sei sfatto, non sai come arriverai a casa, ma sai che lo rifarai. Perché è da quando non vai più in discoteca che non ti sentivi così. E lo spinning fa anche dimagrire