E lasciamo libero l’amore, niente è più bello di lui quando è libero di essere sé stesso…è assurdo vedere come, nelle separazioni o nelle convivenze forzate, venga trasformato in ricatto, arma, strumento di possesso, odio violento, guerra di posizione. Non ha senso, semplicemente.
Perché, non solo l’amore non c’entra con il matrimonio, ma l’infatuazione non c’entra con l’Amore. L’amore vero, credo sia l’esatto opposto del possesso. Amare vuol dire volere il bene dell’altro, indipendentissimamemente da me, da cosa mi aspetto da te, dalle mie insicurezze, dalla mia paura di rimanere sola. Amare è lasciare libero l’altro, anche se mi fa paura. Che sia il compagno che ha un sogno nel cassetto, l’amica che vuole cambiare vita, il figlio che ha aspirazioni diverse dalle mie.
L’infatuazione è desiderio, ardente e appassionato desiderio dell’altro. Se lo desidero, vuol dire che lo voglio con me, per me, accanto a me, addosso a me. Ok, è normale, ci sta, ma non chiamiamolo amore.Spesso nascondiamo in realtà un attaccamento alla sicurezza che quel rapporto mi dà, non siamo innamorate, siamo attaccate come cozze al bisogno di certezze. Ma non è detto che con le certezze si viva meglio. Le cozze, si sa, si nutrono di spazzatura tossica.